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Myrtis

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Myrtis, una ragazzina vissuta ad Atene 2500 anni fa, invia al mondo un messaggio forte.


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Mi chiamo Myrtis, ma non è questo il mio vero nome! Me l’hanno dato gli archeologi che nel 1994-1995 hanno scoperto le mie ossa, assieme ad altri 150 scheletri, in una fossa comune ad Atene, nel Ceramico.

Forse somiglio a una ragazza del XXI secolo, ma vi assicuro che sono una bambina di 11 anni che ha vissuto ed è morta ad Atene, nel V secolo a.C.

Come è possibile, allora, che una bambina di Atene antica diventi un “Amico del Millennio” delle Nazioni Unite?

Gli scienziati sono sicuri che io sia una delle vittime della pestilenza che colpì Atene durante la Guerra del Peloponneso, nel 430-426 a.C. Sanno inoltre che la cusa della mia morte è stata la febbre tifoide: la stessa malattia che uccise il politico ateniese Pericle, nonché circa un terzo degli abitanti della città di quel tempo. Dicono anche che questa epidemia abbia contribuito alla sconfitta di Atene da parte di Sparta, nella Guerra del Peloponneso.

Il mio cranio è stato rinvenuto in condizioni di conservazione ottime e ciò ha suggerito al professore di Ortodonzia dell’Università di Atene, Manolis I. Papagrigorakis, di tentare, in collaborazione con altri studiosi, di ricostruire il mio volto. Ed eccomi qua! Potete vedere il risultato delle loro fatiche in questa fotografia: appaio quasi come ero il giorno in cui sono morta.

Il prof. Manolis I. Papagrigorakis credeva che la mia “rinascita” non dovesse essere solo un’occasione per mostrare a tutti il volto di una bambina che giocava ai piedi dell’Acropoli quando gli Ateniesi costruivano il Partenone; voleva anche che il mio “ritorno” potesse inviare un messaggio forte al mondo e ai suoi leaders.

La mia morte era inevitabile. Nel V secolo a.C. non avevamo né le conoscenze né i mezzi per combattere malattie mortali. Ma voi, gli uomini del XXI secolo, non avete scuse. Avete a vostra disposizione tutti i mezzi e le risorse per salvare la vita di milioni di persone, di milioni di bambini che, come me, muoiono a causa di malattie che potrebbero essere prevenute e curate.

2500 anni dopo la mia morte, spero che il mio messaggio possa raggiungere tante persone e spingerle a mettersi all’opera per realizzare gli “Obiettivi di Sviluppo del Millennio”. Ascoltatemi! So bene cosa vi dico. Non dimenticate che sono molto più grande di voi, e quindi molto più saggia”.

Myrtis è la protagonista della mostra itinerante “Myrtis: Faccia a faccia col passato”, che ha già preso il via in Grecia e sarà ospitata in alcune città al di fuori della Grecia.

Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i casi di febbre tifoide in tutto il mondo oscillano tra i 16 e i 33 milioni all’anno, causando da 500.000 a 700.000 morti. Ogni anno, circa nove milioni di bambini al di sotto dei cinque anni muoiono a causa di malattie che possono essere prevenute e curate.

Valentina Di Napoli